mercoledì 21 dicembre 2011

CONSIGLIO DEL 20.12.11 IN CIRCOSCRIZIONE 2

Martedì 20 dicembre si è svolto il Consiglio di Circoscrizione 2.

Il mancato raggiungimento del numero legale nel precedente Consiglio e gli articoli giornalistici successivi, avevano provocato in molti una certa attesa.

Questa, invece, è andata in gran parte delusa.

La delusione si è subito evidenziata quando la Consigliera Bernardini ( vice Presidente e Coordinatrice della V^ Commissione ) ha letto una comunicazione.

La Consigliera, con la lettura pedissequa e terminologia da catalogo pubblicitario utilizzato ( modalità decisamente inconsueta per il valore del persona ), esponeva una sorta di dichiarazione di tregua tra i contendenti, avvalorata peraltro dal successivo intervento a braccio del Presidente Punzuruddu.

Lo stesso Presidente informava che a breve si sarebbe tentata una  soluzione (che dovrà comunque necessariamente essere trovata) attraverso un incontro con le Segreterie dei partiti di maggioranza.

Le altre forze politiche di maggioranza hanno tenuto a precisare il loro appoggio al Presidente ed alcune, quelle con più rappresentanti, hanno voluto segnalare come l’appoggio debba essere considerato a livello di gruppo.

Si aggiunga che poco prima aveva avuto luogo una capigruppo ove i “frondisti” avevano piegato la loro posizione motivandola con il fatto che il Dirigente della circoscrizione non si era adoperato correttamente e che, quindi, ne chiedevano la rimozione.

La motivazione squisitamente tecnica alla difficoltà palesemente politica in cui versa la Giunta,  non ha certamente soddisfatto la minoranza e non solo.

Questo dichiarato stallo prestava ulteriormente il fianco alle ovvie critiche dell’opposizione.

Gli interventi, con dei distinguo di capacità, hanno segnalato il mancato rispetto nei confronti della Cittadinanza e del Consiglio nel complesso chiedendo a gran voce di conoscere le motivazioni.

Hanno, inoltre, evidenziato oltre la mancanza di risposte politiche, le chiare problematiche politiche interne alla maggioranza, ma anche la manifesta divisione ( politica ? personale ? ) all’interno di alcuni partiti che la sostengono.

Tutto ciò ha portato ad aggiungere l’aggettivo ingiustificabile al sostanziale blocco del Consiglio.

Le 2 liste che da sempre hanno dichiarato essere legate più ai progetti che ai partiti ed ai loro giochi di potere ( La piazza e Movimento 5 Stelle ) hanno assunto un atteggiamento generalmente critico che si è espresso con delle comunicazioni scritte al Presidente, come del resto hanno fatto anche esponenti della maggioranza.

In particolare il Movimento 5 Stelle ha chiesto le dimissioni dei Consiglieri Rappazzo ( Coordinatore della VI Commissione ) e Bernardini per le ovvie responsabilità relative a quanto accaduto il 14 dicembre, puntando il dito sull’attuale ingovernabilità della Circoscrizione.

Il silenzio dei responsabili chiamati a dare delle risposte politiche immediate è stato “assordante” !

A questo punto il rimando all’incontro delle Segreterie testimonia la profonda difficoltà politica in cui versa, più che la maggioranza nel suo complesso, il PD in particolare e la sua incapacità nel pervenire, con mezzi propri, ad una soluzione efficace.

Esso risulta diviso ed il motivo ( escludendo quello tecnico ) non pare derivare da diverse scelte di indirizzo, ma da qualcosa che sfugge e che, nonostante le molte richieste giunte da più parti, non è stato portato alla luce da nessuna delle parti coinvolte.

Del resto non è stato sufficientemente smentito quanto un giornale locale aveva affermato circa la presenza della “longa manus” del Consigliere regionale ed ex Presidente della Circoscrizione 2, Andrea Stara.

Ad alcuni ( malpensanti ? ) sovviene il pensiero che mai un simile silenzio ( della maggioranza ) abbia detto tanto sulla causa della situazione!

Se la politica è l’arte del compromesso, è ovvio pensare che le principali parti coinvolte abbiano da tempo iniziato la conta delle truppe per riuscire a sostenere le proprie posizioni.

La maggioranza sostenuta dai numeri e questi sono risicati per entrambe le parti in conflitto.

In base a questo, un ruolo importante potrebbero giocarlo le 2 liste che da subito si sono contraddistinte per le loro scelte di posizioni.

Ovviamente siamo nel campo delle ipotesi, ma è difficile pensare che la frattura provocata all’interno del PD e ancor più di una coalizione, si possa saldare con gli stessi uomini/donne che hanno concorso a determinarla, fatto salvo imposizioni superiori ( ovviamente ).

Per questo motivo si potrebbe pensare a sorprese, come ad un allargamento della coalizione, magari non solo su strette logiche di numeri o politiche funzionali al potere, ma su precisi progetti.

Un valore aggiunto che, trasversalmente, credo molti accrediterebbero alla risoluzione.

Di certo, al momento, c’è solo un fatto, inequivocabile e molto importante : tra tutti i contendenti il Dirigente di Circoscrizione ha incassato la fiducia di tutti.

Auguriamoci, però, che successivamente non sia il capro espiatorio per una soluzione.

Speruma bin !

Gualtiero

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