giovedì 13 marzo 2014

Quel parcheggio sotto l'orologio di Palazzo Civico


Ieri 12 marzo 2014 ore 9.21, in una soleggiatissima giornata dalla clemente atmosfera primaverile, si sono discusse, all'ombra dell'orologio di Palazzo Civico, le ragioni della petizione contro il parcheggio pertinenziale di via Boston. Alla presenza del comitato no parking di Via Boston, dei firmatari della petizione e dell'Assessore Lubatti, si è parlato non solo della petizione ma anche dell'interpellanza di Magliano, Consigliere del NCD e della mozione al Consiglio Comunale già presentata dal coordinatore della seconda commissione Bertola del Movimento 5 Stelle.
Sgomberato il campo da considerazioni sulla debole valenza politica del referendum consultivo del 2008, dovuta alla partecipazione ridicola di appena 129 cittadini di cui 74 favorevoli all'idea di un parcheggio pertinenziale senza un vero progetto in essere, i firmatari della petizione dichiarano senza mezzi termini che la decisione politica è stata mal posta fin dal principio e non tutela gli interessi degli abitanti della zona, dei fedeli della Chiesa e delle 700 famiglie delle due scuole coinvolte, dal punto di vista della viabilità, della sicurezza e dell'impatto ambientale.
Ma c'è di più: la Circoscrizione 2 non è stata coinvolta sufficientemente nei passaggi essenziali delle travagliate vicende del progetto e dell'assegnazione ai vincitori del bando di gara! In particolare nessun progetto oggetto di Aggiudicazione del comune è stato sottoposto a referendum, così come invece aveva esplicitamente deliberato la Circoscrizione 2 il 29 gennaio 2008. 

L'architetto Giorgetti passa in rassegna la storia del progetto e distribuisce planimetrie, mappe aeree e foto della zona sotto gli occhi attenti dei partecipanti alla riunione, snocciolando con disinvoltura dati, misure e considerazioni di carattere professionale. Non manca di evidenziare nuovamente le innumerevoli e gravi criticità del progetto sollevando qualche dubbio non solo sulla sostanza ma anche sulla forma. Tra gli elementi più importanti nel merito: interruzione della comunicazione viaria tra le due grandi arterie di Corso Agnelli e Via Guido Reni difficilmente riassorbibile dalle vie circostanti; riduzione della carreggiata a senso unico del tratto interessato di Via Boston a sfavore della viabilità, dei mezzi di servizio (nettezza urbana, traslochi) e dei mezzi di soccorso; assenza di parcheggi a raso durante i lavori; riduzione drastica del numero dei parcheggi dopo i lavori che contravviene alle prescrizioni del Bando; rampa di uscita in contromano; passi carrabili bloccati; difficoltà generale all’utilizzo delle infrastrutture urbane presenti nella zona (scuole, chiesa, bocciofila, giardini pubblici, esercizi commerciali) e provocazione di ingorghi alla viabilità ordinaria.
E questo non è tutto! Il brusio nella sala rompe il silenzio dell'esposizione nel momento in cui viene sottolineato come il passaggio d'assegnazione alla seconda ditta in graduatoria, a causa della misteriosa rinuncia della prima, sia stato inaspettatamente celere e determinato da parte del Comune. Lungi dal voler essere maliziosi sui motivi di questa immediatezza, l'affermazione fa letteralmente scattare l'Assessore incredulo e visibilmente infastidito... Giorgetti prosegue inoltre dicendo che l’impresa aggiudicataria non disponeva del 40% di prenotazioni di posti auto al momento dell’Aggiudicazione a ottobre 2013 e che, oltre a tale prescrizione del Bando disattesa in fase di aggiudicazione, il Bando 108/2009 –salvo sviste nella lettura- non prevede neppure la proroga dei termini per presentare il progetto definitivo da parte dell’Aggiudicataria, e non si comprendono perciò le ragioni per cui l’Amministrazione a gennaio 2014 abbia concesso una proroga di 90 giorni per ripresentare un progetto che evidentemente a dicembre 2013 non risultava conforme al Bando. Quindi conclude con un laconico "e per tutti questi motivi chiediamo l'annullamento del bando e la revoca definitiva del progetto".
Ecco che, dopo il lungo intervento dell'architetto, per velocizzare l'andamento dell'incontro, intervengono in breve Magliano e Bertola spiegando le ragioni dell'interpellanza e della mozione, sostenendo la posizione del comitato e chiedendo alla commissione di prendere atto e discutere delle questioni sollevate.

Ed è a questo punto che la riunione diventa interessante. Interviene l'Assessore Lubatti il quale mette subito in chiaro che non intende discutere sul metodo applicato nella conduzione delle procedure sia della precedente amministrazione che di quella attuale! Chiarito questo punto entra nel merito della questione dicendo che nonostante le buone intenzioni della giunta 2009 Sestero/Chiamparino, evidentemente ora le condizioni sono cambiate e dobbiamo limitarci a valutare la situazione attuale. Dichiara laconicamente che dovremmo lavorare insieme per fermare il progetto, intento nel quale sta spendendo le sue energie, evitando gli eventuali danni all'amministrazione derivanti da una possibile causa intentata dalla ditta aggiudicataria, che ha di fatto acquisito il diritto di operare. Non si espone dunque a promesse che dichiara non poter mantenere ma si impegna esplicitamente a far rispettare tutte le condizioni previste dal bando nell'eventualità che si vada avanti!

Si prosegue successivamente con gli interventi dei Consiglieri Levi-Montalcini e Viale che paventano rispettivamente un'ipotesi di rimozione completa dei parcheggi a raso come succede già in Giappone e la ricerca di un compromesso per realizzare l'opera nel modo più utile per la cittadinanza. E questo avviene tra le vibranti opposizioni dei firmatari.

Ed è così che l'orologio del palazzo vede liquidare in fretta i cittadini partecipanti dell'incontro per permettere di rispettare i tempi e passare al prossimo tema della giornata. La seduta è chiusa alle ore 10.35 in attesa che l’impresa aggiudicataria ripresenti entro fine aprile il progetto definitivo e l’Assessore lo esponga alla Commissione.

Conclusione: le parole e gli intenti si sono consumati anche in questa mesta mattinata di sole e i cittadini si devono accontentare delle rassicurazioni impegnate del Comune che, tra vecchi errori, cambiamenti di rotta e decisioni a sorpresa, li lascia ancora alla mercé di una decisione politica che risulta sotto scacco degli interessi economici anche a causa di una certa abilità ad incagliarsi nei meccanismi contorti delle procedure.

Daniel P.

Al seguente link la registrazione audio della Commissione: http://stream01.csi.it/streamcomuneto/published/streamcomuneto_direttaweb_standard/commissioni/2014/007721.mp3