mercoledì 18 gennaio 2012

Il rettangolo rosso


Pian piano nel tempo ci siamo resi conto (o forse no?) che il paesaggio della nostra Città e dei quartieri si è trasformata radicalmente.
La Circoscrizione 2 non moltissimi anni fa aveva campi agricoli e ampi spazi vedi che si sono trasformati in grandi palazzi e piccoli giardinetti.
Ancora ieri, in II Commissione, abbiamo parlato della costruzione di un edificio residenziale e un'area di servizi pubblici in Corso Tazzoli Via Paolo Sarpi.
L'area è edificabile ed il progetto presentatoci rispetta le regole del piano regolatore ma rispettare i cittadini e chi abita lì è ben altra cosa.
Per compensare il danno il progetto prevede un giardino pubblico la cui manutenzione sarà per sempre a carico dei costruttori e che verrà aperto al mattino e chiuso, in maniera automatica, la sera.
Protestano i residenti, accanto al futuro cantiere ci sono delle villette di inizio 900 che con la nuova costruzione non avrebbero più luce (hanno anche montato sui tetti dei pannelli solari) e privacy ed il tutto alimenterà un problema di viabilità già compromessa.
Ma il rettangolo non è l'unica “cosa rossa” della vicenda perchè il vero problema è il bilancio in rosso del comune che, come ormai sappiamo, svende il nostro territorio perché non ci sono più soldi, basti pensare che i residenti hanno chiesto tempo fa che le nuove costruzioni fossero basse (4 o 5 piani) invece avremo palazzi di 10 piani, questo perché, ci spiega uno tra i costruttori, il Comune guadagna di più se aumentano i piani.
Il rettangolo rosso fa incassare al comune circa 700 mila euro per la costruzione e 900 mila euro per l'area verde.
Oltre il rettangolo rosso c'è un problema di priorità che il Comune e la Circoscrizione devono spiegare, ci interessa di più il cittadino, il suo benessere e la tutela del nostro territorio oppure la priorità è quella economica?
Costruire non è obbligatorio, nel rettangolo rosso si può costruire non si deve obbligatoriamente costruire.
Sarebbe poi interessante capire se, dati alla mano, abbiamo davvero bisogno di nuovi appartamenti, forse il censimento in corso, che censisce anche gli edifici, ci dirà se Torino e la Circoscrizione 2 hanno la necessità di nuovi nuclei abitativi.
Il Comune manda tra i cittadini i tecnici, Ilda Curti, se pur invitata dalla Coordinatrice, non si presenta e così l'architetto non risponde al mio “intervento politico”.
Credo però che sia necessaria un'opinione dei Coodinatori e non limitarsi a moderare l'aula: qual'è la linea guida della Circoscrizione? Piegarsi al volere del Comune sempre e comunque oppure ascoltare i cittadini? La priorità è fare cassa oppure tutelare il territorio? Lo chiedo nuovamente con la speranza di aver risposta per capire se ci saranno nuovi rettangoli rossi.

Serena Imbesi

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